Aqua Crua di Giuliano Baldessari

Aqua Crua: ristorante e insieme eremo, laboratorio di creatività e monastero.

A conseguenza di una vita travagliata (leggila qui), Giuliano capisce che deve prendersi cura del proprio disagio. Nasce così Aqua Crua: un rifugio per lo chef, una casa di cura, ma anche uno spazio per “dare gusto” ai suoi pensieri e per potersi sperimentare con tecniche e modalità spesso bizzarre e inesplorate. Se nel mondo si sente inetto, nel gusto lo chef ritrova il suo centro.

Aqua Crua diventa una spirale che assorbe diverse pulsioni e le fa confluire nel gusto come punto di equilibrio. Per questo, lo chef procede da anni, in segreto, agli assaggi dei suoi piatti vestito con una tuta aderente in latex, in modo tale da inibire completamente gli altri sensi e concentrarsi esclusivamente nel gusto, veicolo di guarigione.

L’unico senso che il latex non può inibire però, è il senso di responsabilità che Aqua Crua ha nei confronti dell’ambiente, infatti il 100% dell’energia che utilizziamo proviene da fonti rinnovabili.